Silvano Gallon


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Diacono Silvano - Casamari 12 aprile 2015

 

 

                  

Anno 2024

(finché avrò respiro… finché gli occhi vedranno… solo lei sarà vita in me!)

 

Il respiro di questo venti-ventiquattro scorre in una voglia di abbraccio

il collo si piega alla privazione e all’abbandono nella miseria

i passi sfiniti dissodano tra duri solchi aridi i tanti errori

nelle mie abitudini inseguo se c’è un po’ di buono e giusto

batte la coscienza e scuote e agita la vecchiezza

in una rete di debolezze e pochezze mi uccide la depressione

tra equità e integrità i sentieri scorrono in un teso tormento

-  voci sparse nel giardino vegliano sulla pelle e sulle ossa

palpitando nell’affetto più nobile che dà gioia al cuore

all’orizzonte mi specchio in mio padre nel suo giorno e nella sua ora

quando la morte improvvisa lo sradicò dalla famiglia

lasciando mia madre devastata nel dolore e nella malattia! -

consumo l’intimo a sviscerare l’essenza delle vicende dei tempi

consolo il cuore in colei che ho bramato sin dalla fanciullezza

-  il suo amore è conforto e gioia per il tempo eterno

il suo sguardo è ricchezza e felicità per il cuore

il suo sorriso intenerisce il palpito d’amore che mi sostiene

tutto è un dono del Cielo che dà ornamento alla casa! -

sollevo le mie rovine al cielo e le sotterro quaggiù in terra

l’Amore in cui credo mi farà tornare accanto a lei

saprà sigillare in caratteri d’oro tra le cose giuste

il matrimonio nostro che canterà tra le stelle ...

 

(Silvano Gallon, giugno 2024)

 

 

 

 

Città del vaticano 16 febbraio 2023

 

 

       

 

  

"La paura di perdere Gesù": prosa e poesia, 2022

 

 

       

 

 

 

 

 

  

3 aprile 2022, Cappella Nostra Signora di Lourdes, Ospedale Spaziani di Frosinone: Sua Eccellenza Monsignor Agostino Marchetto, Padre Gabriel Deac.

Chiesa Madonna delle Grazie, Frosinone 11 febbraio 2023 Giornata del malato.

 

     

Aurora ha voluto lasciarmi solo,

salendo prima di me,

per arredare lassù,

ben sapendo che io sono molto più debole di lei,

il posto che mi è stato già preparato.

L’ha fatto nella maniera in cui io potessi comprendere

la via della sofferenza e del dolore,

provata da lei e non sentita da me,

per mostrarmi ancor più

quale deve essere la mia missione diaconale.

Io ringrazio Dio per avermela data

e le sono grato per tutto quello che mi ha donato

tantissimo

nell’amore totale e immenso,

generoso e caldo.

Ora resto nel pianto e nel lamento perenne

che non potrà mai lenirsi

pur di fronte all’affetto

che gli amici tutti

mi stanno mostrando

e mi mostreranno sempre.

Grazie amore mio!

Ti ho sempre amato

ti amerò sempre.

 

In Itinere 24 fascicoli (in libri)

 

 

  Il mio giardino

11 Osserva l'arcobaleno e benedici colui che l'ha fatto,

è bellissimo nel suo splendore.

12 Avvolge il cielo con un cerchio di gloria,

l'hanno teso le mani dell'Altissimo.” Sir 43,11-12

 

 

Ultime pubblicazioni di storia

 

       

 

 

 

Mia Madre

 

 

 

 

Il 10 ottobre 2014

 

mia madre ha deciso che io posso andare avanti da solo e così è risalita al Padre:

 

noi tutti ringraziamo Iddio per avercela lasciata "custode" per così lungo tempo

 

(nella foto, con i suoi nipoti nel Natale 2010, ultima passeggiata verso casa nostra)

 

 

 

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